FastLetter - il futuro nella tua email
a cura di Giorgio Taverniti
N. 34 - 4 Aprile 2023
Di cosa parliamo
Controcorrente
Noi come Italia
Perché il Garante ha fatto bene
Qual è l’essenza?
Le altre notizie di Internet da leggere
Premessa: ho inserito uno slogan nuovo, provvisorio. FastLetter - il futuro nella tua email. Devo trovare quello giusto, ma una “passeggiata” con Andrea Ciraolo mi ha fatto riflettere sul focus principale. Mi ricordo lo slogan su FastForward “Internet una settimana prima” e Andrea che mi dice oggi “è troppo umile”, riferendosi al fatto che molte delle cose che racconto si avverano e si avverano dopo mesi o anni.
L’accento del discorso di Andrea non è se azzecco o meno qualcosa, ma sull’unione dei vari puntini di una singola news che unisce un livello tecnico ad un livello di visione anche in base a cosa c’è attorno. E solitamente questo poi si trasforma in un vantaggio strategico per chi mi ascolta ed applica determinate tecniche o strategie.
Per questo l’ho cambiato, per questo sarò alla ricerca di qualcosa che renda l’idea.
Intanto ieri alle 16:00 su FastForward c’è stata una live sui fattori di Ranking Local. Ma potete guardare il calendario, molte sono in arrivo. Inoltre, ho aperto alle sottoscrizioni a pagamento di questa FastLetter.
CONTROCORRENTE
Da quando è stato annunciato ChatGPT la mia posizione è stata sempre quella di dichiarare che Open AI è stata irresponsabile. Per tanti motivi. E che potrebbe fare danni a tutto il settore dell’AI. Sta un po’ avvenendo questa cosa.
L’AI Generativa è una grande rivoluzione. È potente. È affascinante. Siamo solo all’inizio e io non vedo l’ora che evolva. Quante cose avrei potuto fare 20 anni fa se ci fosse stata. Ricordo ancora tutte le pagine che ho creato a mano, con un editor di testo, per il sito Giorgiotave.it lanciato il 16 aprile del 2003. Penso che quel sito invece che migliaia di pagine, ne avrebbe contenute milioni.
Ma non solo: quanti tool avrei creato facendomi aiutare con la programmazione?
In queste ultime ore è successo di tutto e so che ci sono molte persone arrabbiate con il Garante per la mossa contro ChatGPT.
E ognuno ha i suoi motivi con obiezioni più o meno comprensibili. Le comprendendo quasi tutte, tranne quelle complottiste.
Credo semplicemente che questo sia un momento da sfruttare per creare conversazioni, non discussioni. Conversare ha una etimologia bellissima:
[dal lat. conversari «trovarsi insieme», comp. di con- e versari «dimorare, trovarsi»]
Treccani.
Invece online trovo molti tifosi e tifose da bar che urlano le loro ragioni.
Quindi, vado un po’ controcorrente, esponendo il mio pensiero: il Garante sta facendo bene. Proviamo a parlarne come se fossimo di persona, conversiamo.
NOI COME ITALIA
Ho la sensazione che in Italia siamo bravi a fare 2 cose:
inquadrare l’Italia come un paese arretrato
fare il tifo senza senso su questioni complesse
Vorrei dire a tutte le persone che stanno sostenendo la tesi “l’Italia è nel medioevo grazie al Garante” che la narrativa è molto pericolosa. Questo perché io credo che ciò che ha fatto il Garante Italiano lo inizieranno a fare altri. A quel punto dovreste iniziare a raccontare che l’Italia è stata anni luce avanti. Oppure sostenere che anche tutti gli altri sono nel medioevo.
Questo senza entrare nel discorso "quali armi alternative aveva il Garante?" perché il discorso è molto complesso.
Comunque sia la trovo una posizione estrema. Di quelle che portano solo a discussioni e non a conversazioni: infatti qui arriva l’altra considerazione, ovvero il tifo senza senso su questioni complesse.
Mi piacerebbe che l’Internet Italiana fosse più matura in modo da smettere di assumere questi atteggiamenti. Altrimenti poi come facciamo a lamentarci del livello dell’informazione in Italia se siamo i primi a creare un circo mediatico senza approfondimento anche dove siamo in grado di approfondire?
PERCHÉ IL GARANTE HA FATTO BENE
A livello proprio base ha fatto bene perché ha fatto il suo lavoro. Il Garante non ha creato il GDPR. Se siete contrari al GDPR non potete prendervela con il Garante se pretende che sia applicato.
Questo indipendentemente dal fatto che il proprio lavoro lo abbia fatto bene o male, applicando correttamente la normativa, perché la questione è anche e soprattutto di diritto.
Il Garante si è mosso in tempo. Forse una delle poche volte in cui ci muoviamo in un tempo ragionevole per portare sul tavolo tematiche molto delicate?
Tento di semplificare a livello macro cosa sta accadendo per spiegarlo a più persone possibile:
il Garante, con un provvedimento, applica la misura della limitazione provvisoria del trattamento dei dati personali degli interessati stabiliti nel territorio italiano; lo ha fatto invitando Open AI “a comunicare quali iniziative siano state intraprese al fine di dare attuazione a quanto prescritto e di fornire ogni elemento ritenuto utile a giustificare le violazioni sopra”.
Open AI ha risposto rendendo inaccessibile il proprio servizio nel nostro Paese, anche per non raccogliere ancora dati di soggetti stabiliti in Italia.
Se a qualcuno appare esagerato che il Garante abbia agito in questo modo, non dovrebbe avere la stessa reazione per ciò che ha fatto Open AI? Non hanno esagerato?
È inoltre accaduto un fatto molto importante: il 20 marzo parrebbe essere stata rilevata una grave vulnerabilità riguardante le conversazioni degli utenti e le informazioni relative al pagamento degli abbonati al servizio a pagamento. Claro? :)
Perché dovremmo non volere che il Garante indaghi sul trattamento dei dati da parte di Open AI? Non capisco quale sia il motivo per il quale la sola apertura di un’inchiesta sia così preoccupante.
E infatti Open AI scrive: “We will engage with the Garante with the goal of restoring your access as soon as possible.”
Non ha scritto: “andate a quel paese, in Italia non lo apriremo più”.
A questo punto due obiezioni sorgono nei commenti sulla rete:
La prima: il Garante dovrebbe occuparsi del telemarketing! In realtà basta fare un site: per trovare quasi 1.000 pagine del sito del garante dedicate al tema.
La seconda: il Garante dovrebbe occuparsi di tutti gli altri servizi, da Dalle 2, alle API, a Bing.
Questa seconda è di solito associata alla frase “il Garante non conosce come funzionano questi sistemi”. Credo che sia una frase nata dalla frustrazione del momento: di sicuro molti di noi (anche il sottoscritto) conosciamo poco dei meccanismi del funzionamento dell'attività ispettiva e sanzionatoria del Garante.
È un’affermazione però poco audace: le prime sanzioni per mancato rispetto del GDPR in Italia sono arrivate a tutti i servizi che violavano il GDPR? No. Come mai solo una manciata di siti e non migliaia? Rispondere a questa domanda eviterà di fare affermazioni poco audaci.
QUAL È L’ESSENZA
Ci sono una serie di considerazioni che il Garante della Privacy sta facendo e che in realtà dovrebbero riguardarci molto.
Nel provvedimento vi metto cosa rilevano:
non viene fornita alcuna informativa agli utenti
non viene fornita alcuna informativa agli interessati i cui dati sono stati raccolti da OpenAI
assenza di idonea base giuridica in relazione alla raccolta dei dati personali e al loro trattamento per scopo di addestramento degli algoritmi sottesi al funzionamento di ChatGPT
il trattamento di dati personali degli interessati risulta inesatto
l’assenza di qualsivoglia verifica dell’età degli utenti in relazione al servizio ChatGPT, che è riservato a soggetti che abbiano compiuto almeno 13 anni
Mi ha sorpreso la mancanza di contestazioni in merito al sul passaggio dei dati personali negli Stati Uniti, visto che gli ultimi mesi sono stati pesanti per tutte le persone che usano servizi di marketing con base USA (Google Analytics ad esempio). Devo capire bene perché.
Comunque sia, ci sono da evidenziare tre tematiche:
l’informativa per chi lo usa
la verifica dell’età
l’informativa sulla raccolta dei dati personali che quelli di Open AI hanno preso da Internet
Prima di affrontarle una considerazione per me importante: se io invento una nuova automobile e la voglio mettere in strada devo rispettare le regole per stare in strada.
Non è che siccome ho inventato una cosa nuova, l’auto a guida autonoma, me ne frego di tutte le regole che abbiamo impiegato anni a creare per tutelarci e quindi la creo senza cinture di sicurezza.
È una questione di competitività. Bisogna che le leggi attuali vengano rispettate se vuoi aprire un servizio nel Paese in cui vai ad aprirlo. Poi un giorno parleremo magari delle leggi specifiche per l’AI generativa, se serve, ma intanto è importante almeno rispettare quelle attuali.
Torniamo alle tematiche
La prima: è facilmente risolvibile, bisogna fare in modo che in fase di registrazione sia più chiaro il tutto e l’informativa sia scritta meglio. Facile.
La seconda: la verifica dell’età. Abbastanza preoccupante che Open AI dichiari che devi avere più di 13 anni per usarlo, ma poi non fa niente per verificarlo.
La terza: l’informativa sulla raccolta dei dati personali che quelli di Open AI hanno preso da Internet
Quest’ultima mette in discussione tutto il settore dell’AI Generativa per come è stata pensata fino ad oggi.
Può un sistema andare in giro a prendere qualsiasi dato e farne ciò che vuole? C’è un controllo dei dati personali? Come sono elaborati? Possiamo correggerli o modificarli? Ricordo che con GPT4 non sappiamo più quale è la fonte del dato personale trattato.
Se ad oggi esiste una norma di tutela della protezione dei dati personali i nuovi sistemi devono rispettarla. Un sistema del genere può rispondere in modo molto pericoloso su una persona, causando danni reputazionali importanti.
Dove è finito il diritto all’oblio? In che modo viene garantito?
Non sarebbe importante creare un equivalente del Robots.txt che esiste per i motori di ricerca per chiedere di rispettare alcune decisioni dei proprietari dei siti?
Se vogliamo davvero lottare per un’Internet Migliore credo che sia il caso di non essere ingenui. Non possiamo davvero pensare che arrivi qualcosa che spazzi via leggi che abbiamo creato. E non possiamo ignorare una legge perché nessuno ci ha mai fatto un torto. Spero che non capiti mai a nessuno. Ma è come dire che ce ne freghiamo dell’accessibilità perché tanto noi non abbiamo nessuna difficoltà.
Un’Internet Migliore, un Mondo Migliore.
Possiamo migliorare, cambiare, stravolgere le leggi. Anzi è molto probabile che vada fatto perché l’AI Generativa sta rendendo vecchie anche quelle. Serve un percorso nuovo. Forse serve che chi di dovere apra dei tavoli di trattativa, no?
Ma non ce la possiamo prendere con il Garante perché fa rispettare le leggi che abbiamo.
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Sul gruppo di FastForward è stato condiviso un podcast dal nome DataKnightmare: L'algoritmico è politico con la puntata DK 7x21 - Il Garante è vivo e lotta insieme a noi. È la prima voce che ho ascoltato essere molto allineata alla mia, ma con toni diversi.
LE NOSTRE INIZIATIVE
L’AI Conference, seminario avanzato sull’Intelligenza Artificiale powered by WMF, ha fatto sold-out. Ed è solo una delle tante iniziative che il WMF sta portando avanti sull’AI. Il 15, 16 e 17 Giugno, alla Fiera di Rimini, si terrà dentro il WMF l’AI Global Summit. Nella pagina puoi vedere gli interventi per ora a programma e che man mano andremo avanti saranno aggiornati.
Poi il trailer
Una bella soddisfazione invece è aver annunciato l'ospite d'onore che salirà sul Mainstage dell'undicesima edizione di WMF - We Make Future: Sir Tim Berners-Lee.
Tante persone saranno nello stesso luogo insieme alla persona a cui devono tanto. Non vedo l’ora.
Vi informo inoltre che abbiamo lanciato il Podcast “Futuro, Presente!“ e la prima stagione è dedicata proprio all’Intelligenza Artificiale. Condotta da me e Alessio Pomaro, lo puoi anche vedere su YouTube o ascoltare su Spotify. Sono 7 puntate e in totale dura meno di un’ora, ma ti offrirà una panoramica interessante dei giorni nostri.
Ma c’è una bella sorpresa: un evento a Milano dedicato all’Intelligenza Artificiale!
Si chiama AI Festival, arriva al Mico di Milano il 5 e 6 ottobre. Qui potete candidarvi come speaker, avere uno stand, partecipare alla call startup e pensare a incontri specifici.
Stiamo realizzando un bel po’ di attività, d’altra parte sono passati quasi 10 anni dal primo stage formativo sull’AI al WMF.
Non è finita: aspettatevi sorprese per i nostri eventi di fine anno come il Social Media Strategies e il Search Marketing Connect.
SALUTI
La FastLetter fa parte di un network di newsletter di qualità. Scopri le altre su newsletterati.com ↗ Sono belle, utili e interessanti.
Grazie per avermi letto.
Non ho avuto il tempo di registrare il podcast purtroppo.
Se ti è piaciuta condividila.
Una newsletter che mi ha ampliato la prospettiva su quanto successo su ChatGPT in Italia. Grazie!
Ammetto di essere stato tra quelli che, stupidamente, hanno storto il naso di fronte al Garante sapendo poco delle dinamiche che hanno portato al provvedimento. Grazie del chiarimento!