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Feb 7, 2023Liked by Giorgio Taverniti

Questo numero della newsletter è SPETTACOLARE 😍

Però vorrei fare 2 riflessioni sul titolo "Bard non è il competitor di ChatGPT". La penso esattamente al contrario.

Secondo me lo è, e sono uno di quelli che l'ha scritto ieri sera quando è stata annunciata la news.

Le 2 riflessioni sono:

1. È vero che Google costruisce ecosistemi e che il suo lavoro con l'AI è molto di più di un chatbot. Ma quello che è uscito ieri è a tutti gli effetti un chatbot. O così si intuisce dai 2-3 screenshot presenti nell'annuncio. Quindi è vero, ci sarà integrazione con Search e altri prodotti (sarebbe il minimo), è vero anche che è un progetto a lungo termine, è vero tutto quello che dici nella newsletter. Ma quello di ieri è a tutti gli effetti un chatbot. Perché se scrivo "cosa è più difficile imparare la chitarra o il pianoforte?" e mi mostra quella roba lì, quella è l'interazione che da settimane stiamo avendo tutti con ChatGPT.

2. Dal post è palese che l'annuncio sia stato fatto ora proprio per mettere la bandierina e dire "noi ci siamo, ci siamo sempre stati, e ci saremo sempre". Ma lo ha fatto *ora* perché da settimane tutto il settore (e non solo) parla di ChatGPT e lo fa lanciando frecciatine a Google. Sulle frecciatine non ci entro proprio, lasciano il tempo che trovano, ma a livello media e investitori la cosa iniziava a pesare. E tutto il comunicato di ieri è una risposta a ChatGPT. Tutto. Ogni screenshot urla "vedete che a noi è in tempo reale e a loro no", "vedete che a noi è in search e a loro no", e così via. Ogni paragrafo ribadisce "l'abbiamo inventata noi sta roba", "siamo i primi", "quello che vi faremo vedere è la versione col freno a mano tirata", e così via.

Quindi, quoto il 100% della newsletter. È una bomba e l'ho già girata a un bel po' di amici e colleghi che davano Google per morto (lol 😅), ma quello di ieri è a tutti gli effetti il competitor di ChatGPT. Lo è a livello media. Lo è a livello investitori. Lo è a livello di percepito. Lo è per tutti gli early adopter di ChatGPT. E Google lo sa bene.

E farlo uscire poco prima che venisse annunciata l'integrazione di ChatGPT in Bing è una trovata di marketing pazzesca.

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Quanto mi è servito leggere questo pezzo per rimettere in ordine i tasselli. Ammetto di aver letto questa newsletter sporadicamente in passato, ma dopo un po’ di binge reading delle passate edizioni, credo proprio avrai un nuovo lettore regolare. Grazie Giorgio!

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Feb 7, 2023Liked by Giorgio Taverniti

Ciao Giorgio, in effetti la notizia dei 100 milioni non l'avevo letta, avevo in mente comunque utilizzatori giornalieri e non semplici iscritti, che magari si sono trovati dentro la console senza aver capito neanche come o per pura curiosità. Di fatto non credevo che i milioni fossero a due zero.

Grazie Giorgio per l'invito, ne sono onorato! Mi piacerebbe certo ma senza urgenza spero. Quando ho letto il tuo libro (ah complimenti), c'è una frase nella parte inziale in cui fai intendere che la liquidità dei cambiamenti in Google crea un effetto del tempo diluito per chi si trova a scriverla (sorrido).

Lo farò, anzi lo faremo.

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Feb 7, 2023Liked by Giorgio Taverniti

"Google ti vuole bene"

Si potrebbe riassumere tutto in 4 parole (pur con tutti i suoi difetti)

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Feb 7, 2023Liked by Giorgio Taverniti

Un ottimo articolo. Condivido molti punti pur avendo una visione diversa: sull'aspetto valoriale per esempio. Quando affermi "Sono stati degli irresponsabili" (riferendoti al rilascio di ChatGPT) sembri disconoscere che parliamo di qualche milione di utenti in due mesi, non miliardi tutti i giorni come Google. Qui additare di irresponsabilità sembra eccessivo. Sei il primo ad affermare che ChatGPT e Google sono incomparabili perché la prima è una soluzione (e per chi conosce questo ambiente direi tra le migliaia disponibili meno note ma altrettanto performanti) mentre il secondo è un ecosistema. In realtà Alphabet è un orchestratore di più ecosistemi. Un altro punto chiave è quello delle regole del gioco nel macro settore cloud computing e qui il mio punto di vista è molto diverso. Qui probabilmente conosci molto di Google ma non conosci la competizione nelle tecnologie tra piattaforme digitali con servizi alle imprese: tra Google Cloud, Azure e AWS. Qui una delle maggiori sfide forse la più ardua è come democratizzare lo sviluppo delle applicazioni in low-code fino al no-code per ogni soluzione alle imprese, AI compresa. Perché è questo aspetto che permetterà di rimuovere le barriere di adozione ad ogni soluzioni disponibile in cloud (Google ne ha circa 300). Microsoft sta cercando di anticipare questo aspetto per aumentare la sua quota di mercato nel Cloud e arrivare il leader AWS. Google Cloud qui ha forti vantaggi competitivi nelle infrastrutture (sia IaaS che PaaS) e nelle soluzioni AI/ML molto performanti e facili da mettere in produzione: presuppongono comunque alcune competenze tecniche che creano frizioni tra reparti IT e reparti Business.

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Interessante. Tuttavia tutta la tua 'foga' ha fatto un po' l'effetto di Adani su Messi ai Mondiali, sono sincero.

Continui a dire che non è competitor chiediti perché l'hanno lanciato proprio adesso. Sicuramente hanno affrettato o comunque avuto un minimo sguardo al panorama.

E per la cronaca hanno toppato così tanto che si è riversato in Borsa. Ho letto e ascoltato ciò che hai detto, sicuramente come hai detto Google l'aveva in cantiere da tanto tempo, ma l'hanno detto al mondo adesso, ci sarà un motivo. Non so perché hai questa sicurezza nel futuro di Google dato che comunque chi la tiene in vita per almeno 1/3 del fatturato è Apple che ha 2 mld di dispositivi al mondo attivi che tutte le volte che aprono Safari, di default c'è Google. Se l'azienda di Cupertino un giorno si sveglia e dice ''Vorremo creare Apple Search'', ne vedremo delle belle.

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Segui i soldi 💰

Segui sempre i soldi.

Stiamo parlando di società quotate che cercano utili.

Microsoft ha subito integrato openai come servizio azure.

Quindi nuova fonte di reddito

Con un simil chatgpt in serp quanti annunci google ads non farebbe vedere google in questi mesi?

Quindi quanti soldi avrebbe perso?

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Quindi, finalmente possiamo dirlo: "La SEO è morta"? O ancora no? Perché io nello screenshot del post di Sundar vedo frasi come "Some say", "Others say" senza nessuna attribuzione o fonte di tutto quel discorso, che occupa l'80% dello schermo.

Dici molte volte che Google è "La più grande enciclopedia del mondo", a me sembra che la qualità della ricerca sia diminuita tantissimo e il fatto che ormai una buona parte delle persone scrive reddit dopo la keyword, la dice lunga.

Insomma, uno schiaffo in faccia a tutti i publishers. Anche se dovessero introdurre le fonti, un aggiornamento di questo tipo eliminerebbe gran parte del traffico organico. Dai su, possiamo dirlo: "La SEO è morta".

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