FastLetter - il futuro nella tua email
a cura di Giorgio Taverniti
N. 35 - 27 Aprile 2023
Di cosa parliamo
Il Page Experience di Google sta per Sparire?
Il parere di Andrea Pernici
SEO News importanti
Futuro e AI: ChatGPT è già vecchio? Google insegue?
Cose fighe sull’AI
2 Cose che ho fatto
Internet Liquida
YouTube recap: cosa ti sei perso?
3 Storie brevi dall’Internet
La forza di Substack
Da Leggere
Saluti
Premessa: sono passati 20 anni da quel 16 Aprile del 2003, ovvero la data di registrazione di Giorgiotave.it che ha dato il via alla mia esperienza su Internet.
20 anni di divulgazione in pratica. Di formazione, di consulenza, di eventi, di relazioni, di esperienze.
Ho voluto dedicare un lungo articolo a questo tempo per riflettere su cosa penso di questi primi 20 anni di esperienza. E per raccontarvi di questi mesi incredibili che stiamo vivendo.
Per farlo ho scelto di pubblicarlo qui: 20 anni di Internet: una storia di amicizia e condivisione.
È un nuovo nostro progetto, si chiama Relevant. È il piccolo magazine di Search On :)
Il Page Experience di Google sta per sparire?
C’è un po’ di casino in giro per il lancio di questo articolo “The role of page experience in creating helpful content” e l’eliminazione di molte cose dalla pagina dedicata ai sistemi di Ranking di Google.
Sono stati riallocati il Page Experience, il Mobile-friendly, il Page Speed e quello dedicato alla sicurezza. È il classico comportamento di Google: crea un sistema e poi quando funziona lo integra in quello più generale.
Google Penguin e Google Panda sono oggi parte integrante del Core di Google, non sono mica spariti. Non ne parliamo più in modo singolo, ma in modo più olistico.
La stessa cosa sta accadendo con il resto.
Il ruolo però del Page Experience nel ranking classico non cambia, anche se alcune testate specifiche dicono il contrario, prendendo in esame solo una parte del paragrafo.
Google dice questo:
Google Search always seeks to show the most relevant content, even if the page experience is sub-par. But for many queries, there is lots of helpful content available. Having a great page experience can contribute to success in Search, in such cases.
Google Search cerca sempre di mostrare i contenuti più pertinenti, anche se l'esperienza sulla pagina è scadente. Questa prima parte di frase è quella che sta facendo dire in giro che ora il Page Experience non è più un fattore di ranking.
Ma in realtà ha sempre funzionato così: non è mai stato il parametro più importante, se l’utente viene soddisfatto da una pagina scadente questa si posiziona perché la pertinenza è la cosa più importante.
Ma poi la frase continua e dice:
Ma per molte query, ci sono tanti contenuti utili. Avere un ottimo page experience può contribuire al successo in Google Search, in questi casi.
Ed è sempre stato così: a parità di fattori, il Page Experience fa la differenza.
C’è per una cosa da chiarire: il Page Experience è un insieme di tanti singoli fattori, non rappresenta un fattore di ranking in senso stretto. È composto da tante cose, come ad esempio i Core Web Vitals che sono importanti. Attenzione alle bufale che ho già letto che la velocità non conta più. È importante e resterà importante.
Dal mio punto di vista fattori singoli come questi sono destinati a crescere.
Nei prossimi mesi la voce Page Experience nella Search Console avrà un redesign con alcune cose che spariranno, ci sarà il link alle linee guida. Rimarranno però le dashboard singole per HTTPS e Core Web Vitals (a testimonianza dell’importanza).
Poi da dicembre sarà ritirato il report Mobile Usability, il testing tool e le API di quest’ultimo.
L’unico modo che avremo per aggiornarci sui fattori che possono determinare il Page Experience sarà guardare questa pagina. E dovrà entrare nel linguaggio comune di chi fa SEO che il Page Experience non è un fattore, non è un punteggio, ma è più un concetto che racchiude tanti fattori. E che questi fattori rientrano in modo olistico nel creare un sito internet fatto bene e nel creare contenuti di qualità.
Per quanto riguarda l’Helpful Content System, questo si concentra sulla Pertinenza dei Contenuti. Ma in una qualche misura tiene in considerazione anche tutti i segnali che compongono l’idea di Page Experience. Così come fa il sistema Core. Questi segnali sono tutti integrati.
Ci tengono inoltre a specificare che il box Top Stories non richiede un buon Page Experience per essere ammessi. E che possiamo entrarci seguendo le policy e le best pratices di Google News.
Questa è forse l’unica vera e piccola news. Siamo passati da una grande visibilità di AMP a poi dire che anche le pagine non AMP potevano essere buone perché erano in grado di capirlo tramite il Page Experience. Ad ora: essendo tutto integrato non hanno più bisogno nemmeno di questo.
IL PARERE DI ANDREA PERNICI
Sul tema ho cercato la voce più autorevole per quanto mi riguarda e anche quella che negli anni è stata la più critica. Vi lascio al suo commento.
La notizia è di sicuro interesse per vari motivi.
Il principale è che Google è uscito allo scoperto ed ha ammesso le sue menzogne passate. Tutto parte da molto lontano. Dalla visione di controllo globale che era partita con la spinta smodata e piena di menzogne riguardo ad AMP.
Probabilmente chi mi conosce sa la mia opinione riguardo la propaganda di Google basata sul cavalcare la User Experience come magic word per vendere le sue mosse e attribuire un valore più alto rispetto ai loro reali obiettivi.
Solo qualche esempio: 1, 2, 3 (qui dove li avevo beccati con le mani nel sacco. Avevano fatto sparire dall'app google news le pagine non AMP, anche se continuavano a dire che AMP non era obbligatorio).
O se vogliamo tornare indietro nel tempo lo stesso pattern viene utilizzato ciclicamente da Google per promuovere loro nuove tecnologie oppure per distruggere tecnologie a loro non gradite. Vedete Flash tanto per fare un esempio. Lo hanno distrutto facendo leva sul fatto che non offrisse una buona UX quando la UX non c'entrava proprio un bel niente.
La UX non è guidata dalla tecnologia usata per realizzare un prodotto, strumento o servizio o qualsiasi cosa voi vogliate fare. La UX trascende la tecnologia usata.
Credo che la chiave sia qui. Una bella ammissione di come nel tempo abbiano solo spremuto e tirato per la chioma un cavallo di battaglia, per nascondere l'obiettivo reale:
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Are Core Web Vitals still important?
We highly recommend site owners achieve good Core Web Vitals for success with Search and to ensure a great user experience generally. However, great page experience involves more than Core Web Vitals. Good stats within the Core Web Vitals report in Search Console or third-party Core Web Vitals reports don't guarantee good rankings.
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E detto e ridetto anche durante Advanced SEO Tool. I Core Web Vitals sono solo una menzogna. Una illusione.
L'unico effetto positivo di questa propaganda è che le aziende e le persone almeno hanno iniziato a interessarsi delle performance e di quanto sia importante saper fare siti fatti bene. Ovviamente da un punto di vista di management bisognerà far capire l'importanza di tutto questo non per i Core Web Vitals (strada facile), ma perché è la strada da seguire per convertire di più, per soddisfare di più l'utenza, per ridurre i problemi, per risparmiare denaro etc etc...
In sintesi credo sia giusto così. Chi sarà lungimirante cercherà di sfruttare questo periodo di massima attenzione per creare una culture delle performance all'interno della propria azienda. Chi non lo sarà andrà verso un lento declino fino a trovarsi talmente indietro da non poter più recuperare terreno.
Al netto di come Google deciderà di ordinare i siti all'interno dei risultati di ricerca.
Le cose vanno fatte per bene a prescindere da Google. Non dimentichiamolo mai.
Non abbiamo migrato ad HTTPS per Google, non abbiamo reso i nostri siti veloci per Google o per comparire nel carosello News, non creiamo bei contenuti per Google, non facciamo pagine usabili per Google. Google è solo un tipo di persona speciale che ha delle incapacità note e noi dobbiamo solo aiutarlo. Ma non può essere Google a decidere quale sia la nostra strada. Altrimenti saremo sempre fallimentari e in affanno.
I Core Web Vitals diventano un Tie-Breaker? Ecco un'altra menzogna. E' un caso impossibile. Ma non ci deve interessare.
Volate più alto.
SEO NEWS IMPORTANTI
Vi consiglio 4 approfondimenti
Su Google arrivano le informazioni per il reso e la spedizione dei prodotti, all’interno dei rich snippet. E li possiamo controllare tramite la Search Console. Se gestisci un e-commerce ti consiglio di leggere la news qui.
Interessante la modifica di Google per quanto riguarda i video: solo se il video fa parte del Main Content della pagina verrà mostrata la thumbnail in SERP.
Un articolo molto interessante e approfondito di Valentina Lepore: Google E-E-A-T e qualità: fare SEO al tempo delle AI. Che tre le altre cose mostra un bellissimo esempio di cronologia di modifiche dell’articolo!
Un nuovo Crawler di Google, non serve a niente per noi. È ad uso interno e sostituirà altri Crawler di Google. Si chiama, appunto, Other. La lista completa la trovate qui.
FUTURO E AI: CHATGPT È GIÀ VECCHIO? GOOGLE INSEGUE?
Attenzione alle discussioni sull’Intelligenza Artificiale. Spesso vedo fare riferimenti all’AI Generativa come se fosse tutta l’AI.
Nel mondo del Digital Marketing l’AI viene usata da molti anni per personalizzare l’esperienza d’uso, predire i dati e anche per la generazioni di piccoli testi.
Intanto ci sono già le persone che dichiarano ChatGPT come vecchio e che è superato da AutoGPT Digital Innovation Review di Andrea Zurini dedica una bella newsletter agli AI Agents.
All’apparenza Google sembra inseguire, oltre ad aver detto del progetto Magi, abbiamo un piccolo aggiornamento: L’AI Generativa arriverà anche su Google ADS, dando una mano per la creazione di testi, immagini e video.
Per quanto mi riguarda le direzioni per evolvere sistemi di ChatBOT basati su AI possono essere quelli degli AI Agents o quelli che integrano i database di conoscenza. Alessio Pomaro ha condiviso un metodo qui.
Aspetto con ansia il 10 di Maggio, quando ci sarà il Google I/O. Lì capiremo se Google sta inseguendo, oppure no. Spero siano pronti a mostrarci un mondo che ancora non abbiamo visto altrimenti vorrà dire che sarà Google ad inseguire per la prima volta nella storia della Ricerca. Almeno da un punto di vista mediatico. Se parliamo di qualità i risultati di Bing sono ancora molto scarsi.
Intanto, se volete aprire un business sull’AI, mi sembra che quello dei dati sintetici possa essere interessante! Se non sapete cosa sono, ve lo spiega qui
.COSE FIGHE SULL’AI
Nel Report 2023 dell’Osservatorio per il Giornalismo Digitale, c’è un capitolo dedicato all’Intelligenza Artificiale. È curato da
La guida Fare Marketing con l’AI di
Barsee ha fatto due tweet con 2 liste interessanti:
Gli annunci delle grandi realtà sull’AI! (da Nvidia a Open AI)
2 COSE CHE HO FATTO
Podcast “Futuro, Presente!”. La prima stagione è dedicata proprio all’Intelligenza Artificiale, la conduco io con Alessio Pomaro. Dura meno di 60 minuti, ha 7 puntate e la puoi vedere su YouTube o ascoltare su Spotify.
SEO, AI e Youtube: l'evoluzione dei contenuti nel Terzo Settore. Intervista che mi ha fatto Aldo Lubrani, Digital Fundraiser Specialist e Project Manager Rete del Dono.
INTERNET LIQUIDA
L’ultimo capito del mio libro, Google Liquido, si chiama proprio così: Internet Liquida. Parlo degli ecosistemi che si stanno intrecciando sempre di più. Dove parlo dell’importanza di avere i nostri dati di proprietà e che siano disponibili in formato aperto.
Questo negli aspetti più tecnici. Negli aspetti più umani sta avvenendo ciò che racconto dal 2019:
ha poco senso definire cosa è social e cosa non lo è
ha poco senso definire cosa è podcast e cosa non lo è
Le nuove generazioni sono uno tsunami. Hanno stravolto e stanno stravolgendo tutto. I loro comportamenti di non sentire il senso di appartenenza ad un social in particolare ma di riuscire a usarne più di uno in contemporanea sono solo la punta dell’iceberg.
L’uso che facciamo di Internet sta perdendo i suoi confini. Un giorno avremo APP che ci faciliteranno questa cosa dove sarà impossibile tracciare la provenienza di un acquisto. Per i forum esiste ad esempio Tapatalk. Ti consente di gestire le tue partecipazioni a tutti i forum da un unico luogo.
Un po’ come il progetto di cui si parla da tanto, Solidproject.org di Tim Berners Lee (ospite d’eccezione al WMF - We Make Future), dove sei tu che hai i tuoi dati e poi gestisci gli accessi a tutto da qui.
Se c’è un senso nella decentralizzazione, c’è un senso solo perché sarà necessario per noi. E sarebbe bello a quel punto vedere l’evoluzione della Creator Community Economy: Creator che detengono i loro dati, facendo in modo che il luogo nel quale postano non ha poi così importanza, perché chi li segue… li segue in qualsiasi luogo.
In questa ondata dicono da Google che lo shopping è diventato un'esperienza fluida: “I consumatori di oggi si spostano tra piattaforme digitali, fisiche, virtuali e social passando in modo fluido dalla navigazione, alla ricerca e all'acquisto.”
Per questo motivo l’incrocio che YouTube sta tentando di fare con il mondo e-commerce, le live, shorts e prodotti…è molto importante.
Segnalo altre tre cose interessanti:
una recensione 5 stelle vale quasi quanto uno sconto del 10%
le notizie di Aprile 2023 sul mondo della vendita fatte da
di Giovanni Cappellotto.
YOUTUBE RECAP: COSA TI SEI PERSO?
Prova a fare un gioco con me: guarda quante news ci sono state su YouTube nelle ultime settimane
C’è un nuovo CEO e le sue parole d’ordine sono: supportare il successo dei creator, podcast, MultiLanguage audio, intelligenza artificiale, gaming, Smart TV, YouTube TV, MultiFormat, shorts.
I podcast stanno iniziando a guadagnare visibilità, nelle home dei canali oltre alla scheda video, shorts, live ci hanno aggiunto i podcast. In più c’è la distribuzione su YouTube Music. Mi aspetto un redesign della home dei canali quest’anno e ovviamente, cosa che hanno già detto, la distribuzione tramite RSS dei podcast in entrata e uscita.
Sono arrivati i quiz nella community tab: un modo carino di fare divulgazione. Li potete creare solo dall’app mobile per ora.
Siccome sta per arrivare il multilanguage audio, ho fatto un video per far vedere come è facile avere titolo, descrizione e sottotitoli in qualsiasi lingua.
Una bomba per l’Analytics invece, da mobile, nella tab ricerca, sono arrivati i dati sugli argomenti cercati dal nostro pubblico. Basato su dati degli Stati Uniti per ora.
Arriva un’etichetta speciale per le Live: il lancio di prodotti! Qui il video. In pratica potete fare una live per lanciare un prodotto dicendo che sarà presto disponibile.
Pulsante Notify Me se postiamo una live o una premiere nella community tag
Con iOS si possono scegliere le Thumb per gli Shorts e con Android è arrivato il reply with shorts.
3 STORIE BREVI DALL’INTERNET
1. Luis Sal
Seguo Luis Sal dall’inizio su YouTube. Per me è sempre stato geniale. C’è chi lo considera un cretino. Questo video Best Croissant en Paris secondo me è la sua sintesi. Troverete chi lo trova super geniale e chi super cretino. Rispetto ai suoi video i numeri sono molto più alti. Riuscire a ottenere quei risultati, in quel modo, da un canale Italiane dimostra che il suo lavoro lo sa fare.
2. Lo Spam sui Social
Instagram ha un problema di spam dice il Post. La stessa cosa accade su TikTok. Come sapete sto conducendo un esperimento postando molti contenuti brevi, ma lo spam è veramente tanto su TikTok e Instagram. Non su YouTube. Più andremo avanti più sarà difficile fermare queste azioni se non introducendo forti sistemi di riconoscimento di chi usa i social, cosa che non mi piace. Tuttavia spero si possa trovare una soluzione perché con l’AI queste cose aumenteranno.
Il 3 maggio alle 16:00 faremo un live proprio su Intelligenza Artificiale Generativa e fake content.
Poi c’è tutto l’altro grande tema poco discusso: lo spam che i social stessi fanno per gonfiare i propri numeri. Chissà, magari fa comodo.
3. Il tema del futuro
Non c’entra niente Internet, ma lo ha lanciato Gramellini con Dopo di noi. Io purtroppo lo vedo da molti anni e chi mi conosce da vicino lo sa. La solitudine di chi ha bisogno, è un tema anche più ampio di quello della solitudine delle persone con disabilità perché riguarda la malattia a qualsiasi livello.
La nostra società è andata molti anni fa verso una sempre più forte diminuzione del valore della famiglia che è vista come una grande evoluzione. E se per alcuni versi lo è e i grandi movimenti sono inarrestabili. Insomma non puoi mica invertire il verso del fiume.
Ci sono state in passato tante cose che hanno fatto da paracadute, ora questi paracaduti stanno piano piano scomparendo.
Che si fa?
LA FORZA DI SUBSTACK
Substack è una piattaforma. Io da sempre condivido contenuti di altre persone, quando sono arrivate le raccomandazioni ero veramente contento. Stiamo per superare i 7.000 subscriber con questa FastLettere e l’obiettivo di 10.000 entro fine anno mi sembra raggiungibile.
Qui ho spiegato perché userò Notes.
mi ha fatto notare inoltre che nelle note posso richiamare un pezzo di una edizione di una qualsiasi newsletter di Substack e che le note sono poi richiamabili qui come embed.Vi consiglio di leggere comunque questa nota perché ci sono 13 commenti di persone che condividono come si aggiornano loro.
La forza di Substack è questa. È una grande piattaforma che aumenta il networking tra persone che creano contenuti di valore.
Inoltre stavo pensando al processo di iscrizione ad una newsletter che hanno potenziato e che oggi ha al massimo 4 passaggi. Sembrano pesanti, ma devo dire che in questo modo dai veramente peso all’iscrizione e non lo fai a caso.
Ti chiede:
se vuoi sostenerla economicamente
se vuoi iscriverti ad altre raccomandate
se vuoi raccomandarla
se vuoi dirlo su Twitter o mostrare l’iscrizione nel tuo profilo
Non male.
DA LEGGERE
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SALUTI
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Grazie per la citazione sui dati sintetici, credo che rifaremo presto una diretta sul tema visto l'interesse!
Una domanda su Notes di Substack. Vorrei sperimentarlo come alternativa a Twitter.
Secondo te ha senso usarlo anche se non si possiede una "main newsletter" qui sulla piattaforma?