Un Natale senza Amazon, un Paese senza Visione
Altro che Black Friday: è blackout! Che Novità per l'Italia!
FastLetter - Una fonte buona dalla quale aggiornarsi
a cura di Giorgio Taverniti
N.5 - 24 Novembre 2020
Di cosa parliamo
Le prossime dirette
Google e i giornali francesi
Un Natale senza Amazon
I Browser cambiano tutto
YouTube World
Google World
Analytics
Discussioni a cui partecipare
I 10 Milioni di Immuni
Saluti
Premessa: ho da dire delle cose. E le dirò.
Quando si parla di Internet o quando facciamo qualcosa come Paese che riguarda Internet, la stragrande maggioranza delle volte ti viene sempre da dire: eh…è l’Italia.
È sempre la stessa cosa ad emergere: la mancanza di competenza.
E ho paura che questo sia così in tanti ambiti, troppi.
“Correggi il saggio ed egli ti amerà” scriveva Agostino d'Ippona ne le Confessioni.
In questo 2020 non so a quanti giornalisti ho scritto per le loro inesattezze, vi posso dire che solo 3 purtroppo hanno modificato i loro articoli. Solo 3.
Posso però dirvi che ognuno di noi può farlo. Ognuno di noi può impegnarsi per un’Internet Migliore. Come? Partecipando al dibattito in modo costruttivo.
Quando vedete qualcosa che non va: ditelo. Non perdiamo la speranza in questo, so che tanti hanno smesso di farlo perché si sono stancati. Lo so. Il problema è che molte volte si tende a voler correggere il saggio con arroganza. Immaginate cosa accade quando si prova a correggere lo stolto con arroganza.
È il problema di oggi. Non riusciamo più a conversare. E quando si segnalano cose importanti sono nel bel mezzo di una marea di insulti.
Questa non è l’Internet che voglio.
Come esercizio vi consiglio di partecipare a Connect.gt o un altro ambiente che non sia proprio un Social Network. È proprio una questione di esercizio: se frequentate solo i social network perderete alcune capacità.
Così come si perde la capacità di fare letture profonde (Maryanne Wolf lo scrive con più autorevolezza di me), si perde anche quella di riuscire ad avere una conversazione (Dal lat. conversari ‘trovarsi insieme’, der. di versari ‘trovarsi’ | dal Oxford Languages.).
Noi ci troviamo contro, molte volte.
Vi invito a fare più conversazioni nei prossimi mesi. Io ci provo sempre.
P.s.
La settimana scorsa c’è stato il Web Marketing Festival, quindi mi sono dovuto riposare un po’: per questo motivo la newsletter sta uscendo in questo momento.
Ci sono state alcuni fatti importanti e altri stanno per accadere. Quindi troverete sia approfondimenti (Google, Amazon, Immuni) sia dei ricapitoli veloci (Google, YouTube, Analytics).
LE PROSSIME DIRETTE
Tenetevi forte: si parte!
Alle 21:00 di questa sera (24 Novembre) ci sarà una diretta molto importante sulla SEO per l’Editoria. Io e Marco Quadrella incontreremo la redazione di CulturaMente e tutti quelli che ovviamente saranno in live per rispondere alle domande su SEO, Scrittura, News, Contenuti, Yoast, Ottimizzazione.
Ovviamente potete guardarla in differita. Comunque questo è il link della diretta.
Giovedì 26 alle 21:00 invece riparte Professione Youtuber con una stagione più ricca che mai. Io e Andrea Ciraolo vi porteremo in giro per Youtube Italia!
Segnatevi per la prima puntata e guardate tutta la playlist con le 4 Dirette già schedulate: questo è solo l’inizio! Prima di Natale avremo Roberto Ricotta, Federica Mutti, Emalloru, Entropy For Live e Violetta Rocks. Dopo Natale…lo annunceremo nell’ultima puntata.
Inoltre riprenderà il Format A Scuola Di…per entrambi le classi:
YouTube da 0 a 1.000: il 2 Dicembre alle 18:00 ho da fare un grande rilancio a tutti gli Youtuber, attivate i vostri promemoria qui.
SEO Scala la SERP: il 7 Dicembre alle 18:00 i grandi risultati raggiunti…come ci siamo riusciti? Qui per il promemoria!
GOOGLE E I GIORNALI FRANCESI
Accordo economico per la diffusione
In Italia i giornali hanno titolato presto “Google paga i giornali francesi per l’indicizzazione dei contenuti”. Invece poi andavi a leggere l’annuncio ufficiale e scoprivi che in realtà, la parte più interessante, è che Google ha trovato l’accordo per inserirli dentro News Showcase.
Mentre i giudici francesi imponevano a Google di sedersi per trovare un accordo, Google aveva già pronta una grande mossa. Quella appena conclusa in Francia in realtà era stata già portata avanti e chiusa in Australia, Germania, Brasile, Canada, UK e Argentina.
In Francia, insomma, non si sono inventati niente.
Al massimo posso immaginare le espressioni di chi pensava di aver vinto una causa e che, probabilmente, ancora oggi non comprendere bene la dinamica dell’accordo raggiunto.
Ne stavamo parlando anche con Andrea Pernici su Connect.gt.
Google sta aprendo una nuova era per i contenuti dei giornali, mettendosi in grande vantaggio rispetto ai suoi competitor. Ma Google non fa mai niente per niente.
E soprattutto non è detto che questa notizia sia una cosa buona per l’informazione.
Sapere che delle testate sono messe in rilievo perché c’è un accordo economico non mi fa impazzire come sistema di informazione.
UN NATALE SENZA AMAZON
Più che black friday vedo un blackout!
Il 18 Novembre un Tweet di Matteo Salvini fa andare in tendenza Amazon.
Salvini riprende la petizione Francese: un Natale Senza Amazon, spingendo le persone a comprare i regali nei piccoli negozi.
Vorrei ricordare che su Amazon vendono tante piccole e grandi realtà Italiane, che esiste la sezione Made in Italy fatta con la nostra Agenzia Governativa ICE, che ci sono migliaia di lavoratori che lavorano con e tramite Amazon.
Se, per ipotesi, Amazon dovesse chiudere, molto probabilmente tanti non saprebbero come vendere. Prendersela con Amazon è guardare il famoso dito invece che la luna,
Questo non significa che Amazon non rappresenta alcun problema, significa parlare di Digitale in modo consapevole. Invece ho letto in giro tanti commenti più vicini al dibattito da Bar, con la classica persona la quale afferma che il rigore di Roberto Baggio lui lo avrebbe segnato.
Amazon ha dato e Amazon ha tolto. Ci sono statistiche entusiasmanti e statistiche deprimenti. Tanti hanno perso lavoro, tanti non ne avrebbero avuto uno.
Questo avviene da sempre per tante cose. Bisognerebbe però vigilare consapevolmente e cercare di reagire come sistema generale. Invece non lo facciamo.
Ma la questione è anche un’altra.
Amazon rappresenta un problema.
Qualche giorno fa è stata annunciata Amazon Pharmacy: la farmacia offrirà sconti fino all'80% sui farmaci generici acquistati dagli abbonati Prime senza assicurazione sanitaria.
Amazon sta per lanciare Halo: controlla la voce, il tuo umore, le informazioni sanitarie.
Amazon ha Drone-cam, per la sorveglianza domestica.
Hanno ovviamente uno smartspeaker.
La quantità di dati raccolta da Amazon è incredibile.
Sulla Sanità diventeranno un grande Player. Lo diciamo da tanti anni con Marco Quadrella negli innumerevoli interventi che abbiamo dedicato.
Nella posizione in cui sono possono entrare in qualsiasi mercato andando anche in perdita per anni. Così come è stato per l’intrattenimento con Prime e Twitch, ora sta avvenendo con Farmacie e Salute.
E lo fa con delle tasse molto basse a fronte di un giro d’affari miliardario. Amazon dice di pagare 85 milioni in italia, invece dei 15 che tutti dicono. Comunque sia, il giro d’affari di Amazon è di 4,5 miliardi, parliamo quindi meno del 2%
Certo, Amazon investe, certo, sono quasi 8.000 i dipendenti in Italia e migliaia le PMI aiutate.
Ma parliamo sempre del 2% di tasse.
Ora, se dalla Politica la risposta è chiudere Amazon, abbiamo un problema.
Amazon non va chiuso.
Dobbiamo rendere le Aziende Italiane in grado di competere sul Digitale. Come?
Con una tassazione corretta e con investimenti. E con la competenza nelle istituzioni.
Non è utile chiudere Amazon, è utile dare una possibilità alle aziende Italiane.
In America, vista la concorrenza sleale, sono state messe sotto accusa Amazon, Google, Facebook e Apple dal Congresso Usa e il Chairman Cicilline ha concluso:
"Questa udienza mi ha chiarito un fatto: queste società così come esistono oggi hanno il potere di monopolio. Alcune devono essere smantellate. Tutte devono essere adeguatamente regolamentate e ritenute responsabili.”
E ha aggiunto: "Dobbiamo fare la nostra scelta. Potremmo avere la democrazia o potremmo avere la ricchezza concentrata nelle mani di pochi. Non possiamo avere entrambe le cose".
In Europa, la Commissione Europea, accusa Amazon trarre vantaggio dall’analisi dei dati dei venditori terzi.
In Italia ce la prendiamo con Amazon minacciando di non comprare, come farebbe un bambino.
La politica Americana mi sembra essere nel presente di Internet.
L’Europa nel passato, troppo indietro.
E L’Italia?
Me lo chiedo, dov’è? Perché io non l’ho vista.
Siamo un Paese senza Visione. A furia di uno vale uno, a furia di mandare avanti gli amici degli amici, ci siamo ritrovati con persone poco competenti nelle istituzioni.
Qui più che black friday vedo un blackout!
I BROWSER CAMBIANO TUTTO
Le novità tecnologiche modificano il comportamento umano
Google Chrome sta testando sia una barra di ricerca sia la ricerca vocale direttamente nella barra degli indirizzi.
Google Chrome ha tra il 60% e il 70% del mercato.
Cosa significa? Che semplicemente guardare come cambia un browser o un sistema operativo significa comprendere dove stiamo andando.
Il marketing non può staccarsi dalle novità tecnologiche perché queste modificano il comportamento umano.
Pensate all’ultima novità: Edge e Shopping: Che è sta roba??? In pratica il browser segnala se nel sito che state navigando ci sono dei coupon.
Io credo che sia importante per tutti aggiungere nel proprio inventario delle fonti da seguire quelle ufficiali dei vari browser e sistemi operativi per capire su cosa stanno lavorando.
YOUTUBE WORLD
Aspettatevi novità questa settimana
Per chi vuole approfondire YouTube è la settimana giusta. Sono usciti 3 video:
Novità grosse invece per tutto il mondo pubblicitario
YouTube: arriva la pubblicità sui video anche se non sei Partner
Mi pare che YouTube stia un po' mollando giù le braghe sul controllo degli inserzionisti
YouTube lancia Audio Ads per raggiungere persone solo con audio
A tema: Twitch Creator: la pacchia è FINITA!
Credo che uno dei video della settimana su FastFoward sarà sull’ennesima funzionalità interessante di YouTube Analytics!
GOOGLE WORLD
Qualche approfondimento utile
Per gli appassionati di Page Experience di Google vi segnalo il video su YouTube (Google Page Experience: sarà una botta grossa. Intervista con Vincenzo De Luca!) e poi la discussione su Connect sta andando avanti con interventi interessanti: Page Experience di Google: sarà una botta di visibilità!
Dopo il video Mamma, sono un’entità (e sono finito su Google Discover) abbiamo deciso con Martino Mosna di portare avanti un grande esperimento: come ci si entra in Discover? È in corso, potete unirvi.
Oggi invece ho pubblicato su FastForward: Il Social Network di Google: sta arrivando..
Vi segnalo invece 5 discussioni da approfondire:
ANALYTICS
Ecco a cosa servono le community
Tra le discussioni o segnalazioni più interessanti abbiamo
Tag Mapper - Un tool esterno per il debug di Google Tag Manager
Trasformare Events in Goals su Google Analytics: anche voi avete problemi?
Invece metto in evidenza una grande iniziativa di Connect.gt: stiamo iniziando a condividere materiale importante. Per esempio qui trovate un Google Data Studio User journey analytics system lo ha realizzato William Sbarzaglia e faremo anche una live per spiegarlo.
Se qualcuno vuole contribuire scrivetemi in privato: queste condivisioni diventeranno parte di una grande raccolta e saranno diffuse a tutta la community.
DISCUSSIONI A CUI PARTECIPARE
Perché non fa mai male
I post a pagamento stanno rovinando la funzione primaria della rete?
Auricolari True Wireless da ufficio: voi quali usate / consigliate? (AirPods, Google Buds, Samsung)
I 10 MILIONI DI IMMUNI
Non cascateci e ditelo in giro.
10 milioni di download. Li stiamo per raggiungere. E ci saranno i titoloni e le condivisioni.
Per mesi i media hanno spinto nel download dell’applicazione, additando i cittadini come poco responsabili.
In pochissimi invece hanno cercato di far capire che prima di dire a un cittadino che è un irresponsabile se non la scarica, dobbiamo fare in modo che il prodotto sia vincente: non è che se il vino è diventato aceto puoi prendertela con le persone se non lo bevono.
Così, finalmente, da qualche settimana i giornalisti hanno iniziato a raccontare la vera storia dietro Immuni: ovvero che è inserita in un processo che non funziona.
Ormai sono centinaia le testimonianze dei cittadini che non riescono a segnalare la positività tramite l’APP perché nessuno sa come fare.
La colpa è anche dei media. Avevano delle buone intenzioni, certo, far scaricare l’app. Quindi il loro movente è giustificabile.
Però hanno fatto molti danni, perché hanno nascosto la polvere sotto il tappeto.
E probabilmente è perché c’è poca competenza digitale negli ambienti dove servirebbe: politica, media e via dicendo.
Per esempio: sarebbe ora di finirla con le statistiche sui numeri di download. Addirittura ci sono molte televisioni e giornali che mostrano questo numero rapportato al numero di abitanti.
Perché è dal sito Immuni che parte questa grande disinformazione.
Il numero di download non può essere messo in rapporto al numero di abitanti perché non indica il numero di persone che hanno scaricato l’app.
Io sono per esempio conteggiato due volte, perché è attiva su due dispositivi.
Se inoltre qualcuno in questi mesi ha cambiato telefono e quindi l’ha scaricata di nuovo, conta due volte.
E sono tanti quelli che lo fanno, ora con il black friday ancora di più.
Infine mi risulta che sono veramente tante le persone che hanno scaricato l’app e poi l’hanno eliminata, solo per il gusto di mettere una stella come recensione o semplicemente curiosi del funzionamento.
Quindi, il numero più vicino, sono gli attivi. Perché questo dato non è pubblico? Perché i media non si occupano di fornire informazioni corrette?
Non è da qui che dovremmo partire per una informazione con poche fake news?
Non cascateci e ditelo in giro per favore: facciamo una buona divulgazione, senza arroganza per favore.
SALUTI
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Buon fine settimana
Giorgio, che dire.....a sto giro c'è tantissima roba e molto di alto profilo!!! Complimenti, davvero tantissimo materiale e tanta sincerità che condivido e apprezzo molto ( soprattutto lato Amazon ed Immuni, hai detto le cose come stanno). Bravo!
La parte riguardante Amazon è una delle cose migliori che ho letto ultimamente sull'argomento. Mi chiedo se mai in Italia riusciremo a far prevalere la razionalità sull'emotività.
Conosco personalmente negozi artigianali che sfruttano Amazon per poter vendere i loro prodotti a livello internazionale. E con l'aumento del business, hanno anche assunto nuovo personale.
Certo, qualcuno potrebbe dire che dovrebbero farsi un ecommerce proprietario, ma anche questa sarebbe una risposta facile, chi è del settore capisce bene quali sono le cose da valutare. Inoltre, anche fosse così, perché non chiedere allora un incentivo, uno sgravio, un aiuto in questo periodo senza precedenti per accelerare la digitalizzazione anche delle piccole realtà invece di chiedere di boicottare gli altri?