Edizione Straordinaria. Mi è impossibile riportare tutto ciò che è stato presentato al Google I/O. Ma quelle due ore che ho passato a guardare ciò che veniva illustrato le ho vissute come se fosse il capodanno di Internet. Ero rimasto davvero deluso dalla “live from Paris” fatta mesi fa che ho aspramente criticato e sinceramente molte persone mi hanno scritto in privato per chiedermi cosa mi aspettassi.
Non voglio fare il drago della finanza, perché non lo sono minimamente, ma appena ho iniziato a leggere sulla stampa (e cito te Giorgio) “Google è indietro”, “Google rincorre”, per non saper né leggere né scrivere ho messo qualche soldo in GOOGL.
Ieri non ho seguito l'evento, ma so che è andato bene perché me lo dice Degiro :)
A proposito invece della frase: "Se uno vuole farsi il suo ChatGPT potrà farselo sui suoi dati", c'è una bella newsletter della Lenny's Newsletter che parla proprio di questo, con un esempio pratico! Molto molto interessante!
Le carte in tavola sono molte e sono sicuro che andando avanti usciranno nuove carte dal mazzo. Tuttavia credo che mai come adesso Google ha un antagonista molto forte che qualche anno fa non pensava minimamente di avere. Nei piani di Microsoft, che già abbiamo intravisto, c'è la stessa medesima strategia, più o meno. L'integrazione con tutto il sistema Microsoft, da Office e Bing, al Windows etc. Ognuno ha i propri punti di forza, per carità. L'unica cosa inevitabile è che ad ora l'azienda di Sundar Pichai sia un passo indietro, anche se incuriosisce di tutto l'integrazione e il futuro che possano avere con Android OS, questa faccia della medaglia è decisamente interessante. L'integrazione a sua volta che sta facendo Microsoft di OpenAI è impressionante, come co-pilot che ho avuto modo di provare e anche Bing si sta comportando bene. Sopratutto come si sta ponendo Sam Altman ultimamente sembra proprio abbiano il pezzo da novanta ancora in cassaforte. Una prova di forza schiacciante che è stata “Presto saremo in grado di supportare le 40 lingue più diffuse al mondo”. Buongiorno, considerata la diffusione capillare e meticolosa sulle lingue di ChatGPT.
Non voglio fare il drago della finanza, perché non lo sono minimamente, ma appena ho iniziato a leggere sulla stampa (e cito te Giorgio) “Google è indietro”, “Google rincorre”, per non saper né leggere né scrivere ho messo qualche soldo in GOOGL.
Ieri non ho seguito l'evento, ma so che è andato bene perché me lo dice Degiro :)
A proposito invece della frase: "Se uno vuole farsi il suo ChatGPT potrà farselo sui suoi dati", c'è una bella newsletter della Lenny's Newsletter che parla proprio di questo, con un esempio pratico! Molto molto interessante!
Grazie Giorgio per il preziosissimo recap. Come farei senza la tua FastLetter :)
Grazie Giorgio. Come sempre, un ottimo lavoro. Sei un punto di riferimento, keep going. 💪
Che bomba di analisi!
Grazie, Giorgio
Grazie per la sintesi, Giorgio
Ho letto la newsletter scritta decisamente bene.
Le carte in tavola sono molte e sono sicuro che andando avanti usciranno nuove carte dal mazzo. Tuttavia credo che mai come adesso Google ha un antagonista molto forte che qualche anno fa non pensava minimamente di avere. Nei piani di Microsoft, che già abbiamo intravisto, c'è la stessa medesima strategia, più o meno. L'integrazione con tutto il sistema Microsoft, da Office e Bing, al Windows etc. Ognuno ha i propri punti di forza, per carità. L'unica cosa inevitabile è che ad ora l'azienda di Sundar Pichai sia un passo indietro, anche se incuriosisce di tutto l'integrazione e il futuro che possano avere con Android OS, questa faccia della medaglia è decisamente interessante. L'integrazione a sua volta che sta facendo Microsoft di OpenAI è impressionante, come co-pilot che ho avuto modo di provare e anche Bing si sta comportando bene. Sopratutto come si sta ponendo Sam Altman ultimamente sembra proprio abbiano il pezzo da novanta ancora in cassaforte. Una prova di forza schiacciante che è stata “Presto saremo in grado di supportare le 40 lingue più diffuse al mondo”. Buongiorno, considerata la diffusione capillare e meticolosa sulle lingue di ChatGPT.