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Helpful Content Update: terremoto SEO in arrivo?
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Helpful Content Update: terremoto SEO in arrivo?

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FastLetter - Una fonte buona dalla quale aggiornarsi
a cura di Giorgio Taverniti
N. 28 - 5 Settembre 2022

Di cosa parliamo

  • Helpful Content Update: cosa è?

  • Google Panda: cosa c’entra?

  • Il terremoto

  • È una rivoluzione?

  • Le domande di Google

  • L’inutilità di alcuni articoli

  • Eventi SEO dove incontrarci

  • Saluti

Premessa: ho deciso di fare un approfondimento per questa edizione della FastLetter realizzandone una monotematica. Credo che questo update di Google sia molto importante e sia qualcosa che ci permette di aumentare la cultura SEO di tante persone che lavorano in questo settore. Se vi piacciono le Fastletter monotematiche fatemelo sapere, così ne farò altre.

Comunico inoltre che è in fase di registrazione il CORSO di HTML per SEO che sarà gratuito: non so quando uscirà perché è lungo e ci saranno contributi esterni. Spero di riuscire a pubblicarlo per fine Settembre. Sarà un video unico, così fate come vi pare.

I prossimi due mesi per me saranno molto impegnativi, pubblicherò con meno frequenza molto probabilmente. Insomma, metto le mani avanti, anche se le live con Analisi dei Siti continuerò a farle. Tutte le micronews le trovate sempre sul canale Telegram.

Bene, tuffiamoci in questo update.


HELPFUL CONTENT UPDATE: COSA È?

Noi SEO Italiani lo sentiamo: Agosto è il peggior mese. Molti si godono le vacanze e Google se ne esce con i suoi update che ci fanno tremare. L’anno scorso addirittura avevamo fatto una tombola estiva per indovinare il giorno, ma per la prima volta nella storia non ci fu nessun update. Quest’anno invece sì: è tuttora in corso quello chiamato Helpful Content Update su cui Andrea Pernici ha dedicato una discussione su connect.gt.

Partiamo da alcuni fatti importanti per fare chiarezza sui punti cardinali dell’update.

Per questo motivo mi sono inventato un modello: ILDC. Acronimo di Importanza, Lingua, Durata, Contesto.

IMPORTANZA: l’update ha la massima importanza, infatti è listato nella pagina dei Ranking Update di Google. Per chi fa questo lavoro significa molto: ad oggi sono solo 5 i grandi update segnalati da Google per il 2022.

Per comprendere la portata numerica pensate che nel 2021 sono stati listati 10 grandi update, ma i miglioramenti apportati alla ricerca sono stati 4336.

LINGUA: riguarda solo la lingua inglese al momento. Quando lo vedremo in Italia? Gianluca Fiorelli ricorda a tutti che con Panda ci misero 9 mesi, mentre Martino Mosna dice che per Penguin ci vollero 1-2 anni. Per noi ora è un bel test, perché se questo update ci metterà meno sarà il segno di un vero cambio da parte di Google nella sua infrastruttura.

DURATA: due settimane. È stato lanciato il 25 Agosto, quindi finirà intorno all’8 Settembre.

CONTESTO: è un update che riguarda gli algoritmi che valutano la qualità, su questo non c’è dubbio. Nell’annuncio ufficiale viene detto che, insieme all’update sulle recensioni di qualità, fa parte di uno sforzo che va nella stessa direzione.

Capite queste informazioni che reputo fondamentali per proseguire viene in mente cosa ha detto Alessio Pomaro: “ho una domanda: c'è qualcosa che non sapevamo già in merito all'obiettivo dell'update?”.

In effetti no. Dall’introduzione di Google Panda che risale a più di 10 anni fa, l’obiettivo è quello e la strada è rimasta uguale. Ad ogni update non fanno altro che migliorare quello che si sono prefissati. Mentre c’è ancora gente che continua a usare la keyword density e a dire che il keyword stuffing funziona, senza sapere minimamente cosa sia il keyword stuffing, Google ha virato puntando tutto su algoritmi che tentano di determinare la qualità.

Nel mio ultimo libro, Google Liquido, anche per far percepire questo cambio importante ho dedicato il 4° capitolo a questo tema e l’ho chiamato “i frutti delle ricerche: addio contenuti, benvenute risorse”.


GOOGLE PANDA: COSA C’ENTRA?

Se non vi appassionate alla storia della SEO, non capirete cosa sta accadendo. Non perché bisogna conoscere tutto, ma perché vi mancano le informazioni base per comprendere il Google di Oggi. Non avrete visione, rimarrete fermi a controllare Title e H1.

Google Panda viene spiegato così ufficialmente:

Questo aggiornamento è progettato per ridurre il ranking per i siti di bassa qualità: siti che hanno un valore aggiunto basso per gli utenti, copiano contenuti da altri siti Web o siti che non sono molto utili.

E come viene spiegato questo ultimo update?

Questi lanci fanno parte di uno sforzo più ampio e continuo per ridurre i contenuti di bassa qualità e facilitare la ricerca di contenuti autentici e utili nella Ricerca.

La direzione è quella. La bassa qualità è uno degli obiettivi e l’utilità per le persone è qualcosa di importante da raggiungere.

Sia quanto visto fino ad ora, sia quello che stiamo per vedere mi ricorda tanto le linee guida dei quality rater, specialmente tutte quelle citazioni sullo scopo benefico.

E c’è un’altra caratteristica in comune con Google Panda.

La evidenzia Andrea Pernici quando nella discussione su Connect.gt dice:

Parla anche chiaramente di classificatori di machine learning, processo automatico e non azione manuale.

This classifier process is entirely automated, using a machine-learning model. It is not a manual action nor a spam action. Instead, it's just a new signal and one of many signals Google evaluates to rank content.

Ed è la stessa cosa con Google Panda, vi invito per cultura generale a leggere l’articolo di Enrico Altavilla che scriveva:

L’aspetto che ritengo più interessante riguarda il fatto che Panda è il primo algoritmo il cui funzionamento viene spiegato con un grado di dettaglio molto alto, fino a qualche dettaglio matematico.

E allora dove sta la differenza? Dopo più di 10 anni stiamo ancora a parlare della stessa cosa?


IL TERREMOTO

Mentre Google Panda era molto concentrato sulle Content Farm e molto limitato ad una tipologia di contenuto, dal mio punto di vista hanno portato all’estremo alcuni concetti molto importanti legati a contenuti scritti da persone esperte e contenuti approfonditi che portano qualcosa di nuovo. Quindi, risorse.

Sono forse riusciti a fare un salto quantico nel mettere direttamente nei loro algoritmi anni di valutazioni sui contenuti fatte dai Quality Rater. Quindi sì, dal mio punto di vista, sono riusciti a riportare matematicamente negli algoritmi i pareri delle persone, come fatto con Panda, ma in scala molto più grande.

Sebbene colpisca in modo speciale alcuni argomenti, tipo la formazione online, arte e intrattenimento, shopping, tech content, è allargato comunque a tutti.

E leggiamo l’esempio che fa Google:

Se stai cercando informazioni su un nuovo film, potresti aver visto in precedenza articoli che aggregavano recensioni da altri siti senza aggiungere prospettive oltre a quelle disponibili altrove. Questo non è molto utile se ti aspetti di leggere qualcosa di nuovo. Con questo aggiornamento, vedrai più risultati con informazioni uniche e autentiche, quindi è più probabile che tu legga qualcosa che non hai mai visto prima.

Non so da quanto tempo tento di divulgare che bisogna puntare a diventare la fonte di riferimento del proprio settore.

E spero vivamente che a qualcuno sia tornato in mente il paragrafo Sganciarsi dalla SEO dell’edizione della FastLetter dal titolo “La più grande rivoluzione SEO degli ultimi anni

Se il tuo piano editoriale è composto al 100% di indicazioni SEO, ovvero di creazione di contenuti che rispondono ad una query, i tuoi contenuti copriranno cose che si sanno già.

Ma per diventare la fonte del tuo settore devi pubblicare cose che non si sanno.

Non puoi inseguire nessuno se vuoi arrivare primo.

Sembra quasi che io abbia predetto un fattore fondamentale di questo update.

Comunque, la competizione in SERP si è elevata. O i progetti che gestiamo vengono portati avanti con questa filosofia oppure la qualità dei nostri contenuti sarà talmente scarsa che usciremo dalle posizioni importanti.

Non so se avete notato il passaggio di comunicazione nell’annuncio di Google. No, forse non lo avete notato. Non parlano più solo ai webmaster e ai SEO, ma lo dicono chiaramente: CREATOR.

Avete presente quando dico che non bisogna postare lo stesso video uguale ovunque? E sì, perché in ogni social c’è una persona specializzata che farà meglio di noi se non ci focalizziamo. Ecco, vale lo stesso in SERP. Ci sono competitor che stanno creando Risorse di estrema qualità.


È UNA RIVOLUZIONE?

Oggi no, non è attivo in Italia, ma lo sarà. Perché viene introdotto un concetto fondamentale nella SEO che stavo aspettando dal 2010: la qualità media dei contenuti ospitati in un sito.

Lo aspetto da quando ho iniziato a studiare i brevetti di ranking dei forum sia su Google che su Yahoo! e si parlava spesso che per valutare un forum è importante valutare la qualità media delle discussioni ospitate. Qui uno spiegato dal compianto Bill Slawski.

Infatti, se con Google Panda il consiglio di Google in caso di penalizzazione era quello di aumentare i contenuti di alta qualità, la risposta in questo caso è disarmante:

Qualsiasi contenuto sui siti dove è accertato che ospitano una quantità elevata di contenuto non utile ha meno probabilità di essere visibile nella Ricerca. Qualsiasi. Per questo motivo, la rimozione di contenuti non utili potrebbe aiutare il posizionamento degli altri tuoi contenuti.

È un punteggio site-wide, non colpisce le singole pagine. Ecco cosa stavo aspettando: la qualità media del sito basata sulla qualità di ogni singola pagina.

E la domanda sorge spontanea: quanto ci vuole per ritornare ad essere classificati in modo positivo? QUALCHE MESE.

Sì, puoi rimuovere i contenuti, ma essendo che valuta la media, ci mette un po’. Quindi, qualche mese.

Ma c’è di più.

Non essendoci solo questo algoritmo che valuta gli “unhelpful content”, potrebbero esserci dei segnali contrastanti che invece dicono a Google che quel documento, per quella query, è in realtà rilevante. Potrebbe posizionarsi ugualmente. Solo per quella query.

E, ciliegina sulla torta, questo update ha un peso ponderato: quindi più contenuti inutili hai più sarà forte la penalizzazione. Non c’è quindi sei penalizzato sì o no, ma c’è una sorta di moltiplicatore di punteggio decide quanto sei penalizzato.


LE DOMANDE DI GOOGLE

L’importanza di questo annuncio si capiva anche perché è stato doppio: da un lato il blog ufficiale di Google, dall’altro quello più specifico dedicato alla Search. Proprio in quest’ultimo ci sono delle domande molto interessanti che ci fanno capire l’andazzo. Alcune sono state tradotte in Italiano da Mariachiara Marsella.

Si dividono in due categorie:

  1. Focalizzati sui Contenuti People - First

  2. Evita la creazione dei contenuti Search Engine - First

Non ho tradotto quel First, perché somiglia molto al Mobile-First, ovvero evoca una priorità ed in questo caso i contenuti scritti per le persone e non per i motori di ricerca. Una delle frasi più ripetute in assoluto da tutti.

Tra le domande della prima categoria abbiamo:

  • Hai un pubblico che troverebbe i tuoi contenuti utili se arrivasse direttamente a te?

  • Il contenuto dimostra chiaramente che c’è un’esperienza diretta e una conoscenza approfondita di quello che stai raccontando?

  • Il tuo sito ha uno scopo o un focus primario?

  • Dopo aver letto i tuoi contenuti, qualcuno se ne andrà sentendo di aver imparato abbastanza su un argomento per raggiungere il proprio obiettivo?

Per la seconda categoria, mi affido a Mariachiara che le ha tradotte. Le leggiamo, perché ci sono indicazioni chiare:

  • Il contenuto è redatto principalmente per attirare le persone dai motori di ricerca, piuttosto che per gli esseri umani?

  • Stai producendo molti contenuti su argomenti diversi nella speranza che alcuni di essi possano funzionare bene nei risultati di ricerca?

  • Stai utilizzando una vasta automazione per produrre contenuti su molti argomenti?

  • Stai principalmente riassumendo ciò che gli altri hanno da dire senza aggiungere molto valore?

  • Stai scrivendo di cose semplicemente perché sembrano di tendenza e non perché altrimenti ne scriveresti per il tuo pubblico esistente?

  • I tuoi contenuti lasciano ai lettori la sensazione di dover eseguire nuovamente la ricerca per ottenere informazioni migliori da altre fonti?

  • Stai scrivendo pensando a un numero di parole particolare perché hai sentito o letto che Google ha un conteggio di parole preferito? (No, non lo facciamo).

  • Hai deciso di entrare in un’area tematica di nicchia senza alcuna vera esperienza, ma principalmente perché pensavi di ottenere traffico di ricerca?

In queste domande c’è la risposta a tutte quelle persone che, in questi anni, hanno fatto una pessima divulgazione SEO. Mi raccomando: continuate a fare le checklist per il contenuto perfetto dicendo che bisogna mettere la chiave da qualche parte.


L’INUTILITÀ DI ALCUNI ARTICOLI

Ho letto cose assurde. Fioccano consigli su che tipi di contenuti produrre, quindi vediamo una serie di cose simili a "aggiungi un video di YouTube in pagina", "embedda un podcast", "cita un autore importante".

OH MA PORCA MISERIA. SIAMO NEL 2022. Non solo di questo update non avete capito un tubo, ma di Google proprio.

Ma per quanti anni ancora ci saranno tante persone a comportarsi in questo modo? Ah, c'è un update, devo applicare un trucchetto alla mia paginetta.

NO

C'è una persona che cerca e che vuole risorse interessanti. Studiare come soddisfare i suoi bisogni e cosa vuole davvero è la base di partenza. Puoi inserire tutti i video di YouTube che vuoi, ma se non è necessario al suo bisogno non serve a niente. Se non lo aiuti, se non fai un contenuto autentico e di valore, puoi citare anche un autore importante, ma non è utile.

Ah, citare un autore importante, vuol dire che lo ha fatto già qualcun altro. Quindi non hai capito un fico secco dell’update.

La direzione di Google è chiara da 15 anni. Piano piano, update dopo update, l'intento di Google è sempre quello: capire cosa da cosa può essere soddisfatta una persona quando cerca qualcosa.

Noi lo traduciamo, sempre, con "inserisci questo, inserisci quello".

NO

Prima si studia la ricerca.

PRIMA.

Aggiungo una segnalazione, da Gianluca Fiorelli che nei suoi 4 punti su Twitter, parla dello Scopo Benefico:

1) Oltre all'intento, dobbiamo considerare lo “Scopo Benefico” che la pagina deve soddisfare. È un elenco di prodotti? quindi il contenuto SEO nel footer non ha senso. È una ricetta? Quindi la storia di ogni ingrediente è una sciocchezza.

Quando voi pensate che Aranzulla è lì perché ha allungato il brodo o fatto keyword stuffing, a parte dimostrare di non sapere cosa significa keyword stuffing, non capite i tanti motivi per i quali lui è lì. Proprio perché avete una visione delle SEO molto vicina alle parole crociate e pensate ancora che la qualità di una risorsa sia un qualcosa che Google non riuscirà mai a raggiungere.

Per chiudere, una piccola risorsa utile, Aleyda Solis in Inglese e Spagnolo ha fatto un docs da condividere. Mi piacerebbe farne uno in Italiano.


EVENTI SEO DOVE INCONTRARCI

Sarò un po’ in giro nei prossimi mesi.

Eventi di Search On Media Group

Altri eventi:

  • 17 Settembre sarò ospite a Roma da Raffaele Gaito, un evento per la sua academy privata.

  • 11 e 12 Ottobre sarò allo SMAU, a Milano.

SALUTI

Ed eccoci alla fine.

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