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YouTube ci porta nella nuova Era: l'Audience di Internet
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YouTube ci porta nella nuova Era: l'Audience di Internet

FastLetter - Una fonte buona dalla quale aggiornarsi
a cura di Giorgio Taverniti
N. 45 - 20 Maggio 2024

Di cosa parliamo

  • YouTube si mangia la TV

  • YouTube raggiungerà la Qualità di Netflix tramite Top Creator?

  • YouTube è “solo” la TV del Mondo?

  • Questa storia dell’Algoritmo deve finire

  • Il Multiformato e la Fluidità

  • Il Futuro della Content Creation per le Aziende

  • I miei ultimi video

  • Saluti

Premessa: questa edizione è quasi divisa in due. La prossima settimana uscirà il numero dal titolo “Perché stiamo SBAGLIANDO tutti a fare Content Marketing”. Da quello che stiamo per vedere su YouTube ci sono considerazioni importanti, mi occorre però un’altra edizione.

Nell’ultimo mese ho pubblicato numerosi video su argomenti che mi interessano molto, dalla SEO all’AI, da YouTube alla Tecnologia. Alla fine di questa edizione ho creato una zona dal titolo “I miei ultimi video” dove faccio un recap ordinato perché parliamo di diverse ore di video e nuove rubriche che voglio presentarvi.

Inoltre, ho ripreso le live e consiglio a tutte le persone interessate a seguirmi su Telegram dove è più facile trovare questi link. L’ultima live ha destato parecchio interesse in chat: La SEO nel 2025: dalla SGE (AI Overview) alla Search AI.

E sono sicuro che le prossime avranno lo stesso livello:

Non ho invece fatto alcun approfondimento - e non lo farò - sugli eventi di OpenAI e Google I/O. Google ha lanciato molte cose interessanti, ma l’evento è stato molto confusionario. Entrambi però non mi hanno sorpreso o fatto gridare a chissà che cosa.

Trovo che gli annunci fatti siano semplicemente prevedibili, la direzione degli sviluppi è chiara. Man mano che proverò le singole funzionalità farò dei video se le riterrò interessanti.

Tuffiamoci nell’edizione odierna.


YOUTUBE SI MANGIA LA TV

Sono passati 5 anni da quando ho definito YouTube come la TV del Mondo. I video hanno sopraffatto un po’ tutto intanto e su FastForward spiego come si stanno mangiando Internet.

In questi ultimi anni le generazioni sono cambiate e gli effetti sono devastanti: nel mondo sono arrivati i video brevi e loro usano meno frequentemente Stampa e TV rispetto alle generazioni passate, definendo nuovi parametri anche dell’autorevolezza.
Conoscete qualcuno di più autorevole di Marques Brownlee nel suo settore che venga dai media tradizionali? No..

Ovviamente, è una estremizzazione per far comprendere che qualcosa è cambiato.

I media che oggi vengono visti un po’ staccati perderanno questi paletti proprio perché le nuove generazioni li considerano allo stesso livello nella loro vita, non come noi che consideriamo la TV una cosa e YouTube un’altra.

Per esempio. Prime Video produrrà i Beast Games: 5 milioni di dollari in premio per i giochi di MrBeast (N°2 al mondo per numero di iscritti al suo canale YouTube), il montepremi più alto per un gioco televisivo. Televisivo?

Boh. Non è televisivo ma lo è. YouTube è il posto dove stanno succedendo cose incredibili e sebbene qualcuno storce il naso perché dentro YouTube troviamo di tutto (la critica è più rivolta agli Shorts) vuole dire che non ha capito cosa sta accadendo.

YouTube in questi anni non ha sfidato solo le piattaforme digitali come Twitch, TikTok, Spotify e Apple. Ma anche la TV e Netflix&Co. E lo ha fatto anche con vari modelli di abbonamento, dal Premium a YouTube TV.

La potenza distributiva sui dispositivi di YouTube però è unica: Desktop, APP e Smart TV. Se prendete le altre piattaforme non hanno questa caratteristica. In USA il 45% guarda YouTube dalla Smart TV.

Perché?
Perché ci sono funzionalità diverse anche. Come l’esperienza sportiva e gli abbonamenti ai canali pay della TV tradizionale, cosa che è arrivata in beta anche in Inghilterra e Germania.

E attraverso YouTube è possibile fare ADV nella TV tradizionale in USA.

In questi ultimi anni YouTube ha dimostrato di riuscire a competere su più fronti, non solo in ambito Digital, ma tentando di mettere piede in luoghi diversi dal Digitale puro. E in effetti i loro uffici commerciali quando vendono l’ADV parlano un linguaggio da pubblicità televisiva.

YouTube, DNA Google, non compete con una realtà, ma con tutte. Perché YouTube vuole tutto, vuole essere la piattaforma del futuro. E l’offerta che sta tentando di dare è un’offerta ricca, con tutto dentro.

Chi ha un canale YouTube tradizionale si lamenta, però non considera che senza tutte queste cose YouTube oggi avrebbe perso parecchio terreno, parecchia audience e saremmo qui a dire che sono stati degli incapaci.

Invece anche nello Streaming Watchtime di Nielsen, YouTube è prima battendo Neflix, Prime Video, Hulu e Disney+.

Dal mio punto di vista ci aspetta un mondo dove YouTube tenterà di mangiarsi anche le produzioni televisive. E competerà anche sulla qualità con Netflix.


YOUTUBE RAGGIUNGERÀ LA QUALITÀ DI NETFLIX GRAZIE A TOP CREATOR?

Non solo in USA, Inghilterra, Germania è possibile abbonarsi ai canali televisivi tradizionali tramite YouTube, non solo si può fare pubblicità in TV tramite YouTube, non solo YouTube produce film e serie, la cosa impressionante è la qualità dei singoli canali YouTube. Che sta per arrivare ad un livello mai visto prima.

Ovviamente questo avviene perché YouTube è stata in grado di creare un sistema virtuoso di monetizzazione per avere Creator Indipendenti.

Le produzioni di video dei canali YouTube stanno raggiungendo una qualità da Netflix.

Vi faccio un esempio citato da The Hollywood Report:

Un video che si è meritato il commento di YouTube stessa:

Nonostante ad un primo impatto sembrerebbe un canale alla MrBeast, andando ad aprire il video non c’è la frenesia del noto YouTuber (che comunque sta tentando di diminuire e ne parleremo a breve). C’è un’altra roba: una qualità impressionante.

Stanno aumentato i canali che offrono una qualità davvero importante. Certo, la migliore produzione Netflix è imbattibile. Ma ricordiamoci che le evoluzioni umane avvengono anche sulla percezione della qualità del pubblico, che cambia di generazione in generazione.

La domanda di prima su Marques Brownlee dovrebbe far un po’ riflettere. La percezione di Autorevolezza cambia nel tempo, così come i Media, così come la Qualità, così come noi.

E ci sono dei momenti dove queste cose subiscono una grande accelerata. Su YouTube USA sta avvenendo che la qualità si è notevolmente alzata. In Italia, con un impatto diverso, avvenne una cosa simile con Vittima degli Eventi di Claudio di Biagio (che sarà al WMF!). Ovvio che stiamo parlando di due cose diverse, di epoche diverse, sto solo dicendo che ci sono dei momenti in cui tutti si accorgono che si può fare.

La grande differenza dell’ultimo periodo è che stanno nascendo canali che mantengono una qualità elevata in molti video, con una produzione televisiva.

Non un singolo video, non un caso.
Ma un canale che si avvicina ad essere una serie TV.

Questo sta cambiando YouTube, sta cambiando i Media e cambierà anche il pubblico perché ovviamente al pubblico piace.


YOUTUBE È “SOLO” LA TV DEL MONDO?

Guardando il report di MBLM, YouTube è il 5° brand più amato al mondo. Per trovare un altro social dovete scendere fino alla posizione 54, dove c’è Twitter destinato a scendere. Poi abbiamo Facebook (119), TikTok (154), LinkedIn (181) e Instagram (182).

Molte classifiche dei siti più visitati al mondo mettono Google primo e YouTube secondo. Se guardiamo il report di We Are Social, YouTube è l’app più usata al mondo dopo TikTok e Netflix sia per attività che per tempo speso (slide 113).

Nella Musica YouTube è secondo dietro a Spotify.

Se prendiamo i podcast, nell’ultimo anno YouTube ha scalzato tutti. Se prendiamo i Podcast più ascoltati al mondo sono quasi tutti dei Video Podcast e YouTube è la piattaforma preferita.

Questo avviene perché YouTube ha una marea di forme di monetizzazione molto apprezzate anche dai Podcaster : si guadagna di più e si guadagna in modi diversi.

Prendiamo invece lo streaming? YouTube vs Twitch:

Non c’è paragone. YouTube è leader. Su Twitch ci sono più canali che fanno streaming, ma i numeri sono bassi. Anche sulla lingua e sulle categorie di streaming si nota come YouTube è molto meglio con più diversità. Bisogna sommare i follower dei primi 26 canali Twitch per raggiungere MrBeast.

Sui video brevi sappiamo che TikTok è leader senza dubbio e che Instagram con Reels e YouTube con Shorts inseguono. Ho provato a trovare statistiche affidabili, ma ce ne sono poche.

Comunque sia, di quelle che ho trovato, facendo una media delle visualizzazioni, TikTok fa il doppio di YouTube Shorts e Instagram Reels è in mezzo. Dal mio punto di vista TikTok rimarrà leader e gli altri due si avvicineranno.

Parlando della monetizzazione, YouTube ha un sistema più avanzato avendo dato il via nel 2007 alla Creator Economy, grazie al programma Partner che oggi offre molti metodi di monetizzazione. I video lunghi ovviamente monetizzano molto di più di qualsiasi altra cosa, ma anche gli abbonamenti dei fan stanno funzionando molto.

Senza considerare che con il multilingua audio batte tutte le altre piattaforme.

Probabilmente, listando velocemente formati e monetizzazione, ci troveremmo davanti una YouTube leader ovunque tranne nei video brevi e musica. Ma è andata oltre tutto quello che si poteva pensare.

Mi chiedo quindi: ok, è chiaro che è la TV del Mondo. Ma è “solo” questo?
Perché forse è andata oltre, forse YouTube sta iniziando a unire i vari mondi andando a creare qualcosa che ancora non è molto chiaro. È una riflessione che ho iniziato a fare dove non ho ancora un’idea.

Condividendo tutto questo con Marco Quadrella (Director in Search On Consulting), è emerso un principio molto interessante la discoverabily di un contenuto di YouTube. È veramente senza eguali nei social, complice Google, ma non solo. Alla lunga è normale vedere soccombere Twitch nello streaming, Spotify per i Podcast e chissà quanto altro.

Ma è emersa anche un’altra riflessione importante:

Ma MrBeast insegue l’algoritmo o è l’algoritmo che si adegua a MrBeast?


QUESTA STORIA DELL’ALGORITMO DEVE FINIRE

Premesso che “algoritmo” non significa nulla, ma facciamo a capirci, il cuore del libro Google Liquido è che le grandi piattaforme creano algoritmi per seguire quello che fanno le persone. Se così non fosse il lavoro non sarebbe scalabile. È l’unico modo che hanno per stare dietro ai cambiamenti umani: non ci sono persone che cliccano un pulsante e decidono che oggi funziona una cosa e domani un’altra.

Sono le persone che danno il via a cambiamenti di “algoritmo”.

Per questo, per me, chi dice che avere una grande community non incide sugli algoritmi sbaglia di grosso. Perché se io ho un pubblico di persone, molto ampio, che è affezionato a me, che è disposto a guardare dall’inizio alla fine i video che faccio, a prescindere da cosa tiro fuori, allora io credo che un solo YouTuber può, attraverso i comportamenti del suo pubblico, influenzare l’algoritmo e altri YouTuber.

Se MrBeast inizia a fare una serie di video diversi e il suo pubblico gradisce altri YouTuber lo copieranno. Si dirà in giro che c’è un nuovo modo di “fregare l’algoritmo”, in realtà non è una tecnica. Non c’è alcun modo.

C’è prima di tutto un pubblico che per YouTube diventa Audience che guarda determinate tipologie di contenuti: e YouTube tenta di mostrare altri contenuti simili.

Siccome nell’ultimo anno la tematica dei grandi YouTuber che inseguono l’algoritmo è diventata molto forte, con persone che studiano come i matti per tentare di capire cosa sta andando, voglio dire una cosa forte: guardate il dito ma non vedete la Luna.

Non bisogna capire gli algoritmi, bisogna capire le persone.

In uno degli ultimi video “Editing Video: lo stile che cambia tutta YouTube in USA.” parlo di uno stile di Editing che sta andando ora. Ma è semplicemente il frutto delle generazioni nuove, che vogliono meno frenesia e più autenticità.

Gli YouTuber pensano al montaggio, invece sono le persone il cuore della faccenda. Il format non emerge perché è geniale, il format emerge perché c’è un pubblico che lo guarda.

E siccome oggi abbiamo molte generazioni diverse, funzionano molti format.

Una delle generazioni nuove, ad esempio, si è rotta le scatole di condividere tutto ciò che viene fatto nella vita e lo scrive bene Emalloru in una sua stories su Instagram:

Colgo comunque una meravigliosa sana inversione di tendenza, ultimamente, dopo una decina di anni.

La gente si sta stancando di condividere i cazzi propri real time. Sopratutto i ragazzi dai 20 in giù che sono cresciuti in casa di genitori già addicted di Facebook e co.

Ci sono tutte le generazioni.

Il cuore è: fai ciò che sai fare solo tu.

Altro che l’algoritmo non funziona più. Semmai, tu hai smesso di crederci. Ciò che ti ha portato dove sei lo hai poi lasciato per strada.

Vallo a riprendere, lascia perdere l’algoritmo.


Il MULTIFORMATO E LA FLUIDITÀ

Creator Ibridi o Creator Multiformato. YouTube è l’unica piattaforma che ha capito questo davvero e lo sta tentando di portare avanti sia da un punto di vista di piattaforma che di monetizzazione.

Oggi però questo è il cuore dell’evoluzione della Content Creation. C’è poco da dire.

C’è poco da fare i nostalgici. Il mondo cambia. E tra le altre cose il Mondo vecchio della Content Creation è durato anche poco per poter solo urlare a piena voce che quel mondo era il loro o il nostro.

Le generazioni nuove sono molto fluide: nessuno si sarebbe immaginato nei primi anni 2010 andare a twittare qualcosa provenendo da Facebook. Sarebbe stato insultato. Guardare video brevi e lunghi insieme? Impossibile per le vecchie generazioni.

Le nuove? Passano ore su TikTok e possono guardare tranquillamente una live di Twitch. Ovviamente YouTube per loro è casa.

Sono fluide. Sono multiformato anche nel guardarlo. E il formato è anche una cosa vecchia. Da boomer. Ma cosa è un Podcast? Cosa è un Video Podcast? Ma non frega veramente a nessuno più cosa è una cosa. Loro non hanno etichette, figuriamoci se vogliono perdere tempo a parlare delle etichette assurde del “marketing”.

Questo porta facilmente il concetto di Audience di YouTube a Audience di Internet.

Attenzione. Gli ultimi 2 neuroni che ci sono rimasti dedichiamoli a questo passaggio.

Su YouTube non c’è il target. C’è l’Audience. Negli ultimi anni l’Audience è diventata multiformato: guarda Shorts, Live, Podcast, Video lunghi.

Se tu fai solo Video Lunghi, la tua Audience generale si riduce. Perché l’Audience dedica una percentuale inferiore di tempo ai Video Lunghi, avendo affiancato tutto il resto.

Mantenere la tua Audience alta su YouTube lo fai più facilmente se hai un canale multiformato. Certo, bisogna essere bravi. Alessandro Masala e il suo Team con Breaking Italy lo sono: Video Lunghi, Live, Podcast e Shorts con numeri interessanti per ogni formato.

E il suo Team. Passaggio non da poco. Non c’è più solo Alessandro, ma per mettere in piedi il progetto che aveva in testa ha ampliato il Team.

Sì, è faticoso. Sì, bisogna trasformare il proprio canale in un’azienda. O andarci vicini.

Ora prendiamo questo concetto di Audience e portiamolo su tutta Internet. Perché la fluidità non ha portato solo il multiformato ma anche il multipiattaforma.
Esplosione dei contenuti verticali nelle singole piattaforme, esplosione dei contenuti orizzontali in diverse piattaforme.

Funziona?

Se lo fai come va fatto, funziona.

Chi è il terzo TikToker al mondo per numero di iscritti? MrBeast.

Questa è nuova per tanti. Dopo Khaby Lame e Charli D’Amelio, abbiamo MrBeast che ha superato da poco Bella Poarch.

Signori e Signore: Audience, non Target.

Vi è mai capitato di leggere un articolo velocemente e poi trovarvi una notifica push di Google Discover? Avete mai aperto YouTube e poi Tiktok e vi ritrovate una cosa che avevate anche di la?

Siamo in una nuova era. Siamo nell’era in cui si inizierà a considerare tutta Internet come una grande Audience. Sarà un’Internet Liquida, multiformato e multipiattaforma. E sarà soprattutto grazie a YouTube.


Il FUTURO DELLA CONTENT CREATION PER LE AZIENDE

A breve entreranno con più frequenza, nei vocabolari di tutti, molte parole che per anni abbiamo usato ma molto poco: audience, creation, discoverability, brand, community, persone. Alcune sono state usate più di altre, sicuramente più si va in alto (nel marketing) più queste sono pane quotidiano. Però ho l’impressione che diventeranno di tutti, non solo di chi si occupa di quella singola cosa.

E credo che il mondo sarà delle persone che sanno guardare sia orizzontalmente che verticalmente nelle proprie competenze.

Io faccio Content Creation da 18 anni e mi sono impegnato non solo nel farla, ma nel raccontarla e nel raccontarla alla aziende.

Al WMF avremo la Creators Fest perché ci lavoriamo da anni. Ad esempio il 19 Luglio 2022 l’emendamento Content Creators entrò nel DDL Concorrenza. Siamo stati da apripista con quella sala dedicata alla tematica nel 2015.

Questo perché volevamo far conoscere questo mondo alle aziende e far capire a tutti cosa stava succedendo. Ma fino al Covid, io lo ricordo, YouTuber era anche un’offesa. C’è voluta una Pandemia, quando tutti si sono messi a fare delle semplici call e nemmeno quelle si riuscivano a fare. C’è voluto TikTok, ma che vuoi che sia fare un video di 15 secondi, e nemmeno quello funzionava.

E pochissime persone del mondo del Marketing in Italia parlava dei Content Creator. Poi si è iniziato a dire che sono il futuro. 7 anni dopo.

La questione è che siamo davanti ad un cambiamento epocale di tutta Internet e ovviamente del comportamento delle persone, tra l’Intelligenza Artificiale e i Motori di Ricerca che cambiano, le aziende rischiano di vedere la loro visibilità diminuire in modo pauroso.

Quando chiudiamo gli eventi più tecnici dicendo, dal 2015, diventa la fonte del tuo settore, diventa una Media Company, non lo facciamo per gioco. Lo facciamo perché quello che sta succedendo è molto chiaro.

In questo senso è bello leggere questo numero di

di Valerio Bassan:

Ellissi
La più grande media company di cui non hai mai sentito parlare
Ciao, questa è Ellissi, la newsletter che alla fine ritorna sempre. Grazie quanti di voi stanno leggendo Riavviare il sistema, il mio libro pubblicato da Chiarelettere, e per i feedback bellissimi che sto ricevendo. Più in basso trovate il calendario delle prossime presentazioni…
Read more

Così come è stato interessante guardare questo video della Serie A, con MikeShowSha raccontare con una telecamera puntata su di lui la finale della Coppa Italia, con immagini esclusive.

Cosa è? Televisione? YouTube? Creation?

Nel prossimo numero che uscirà tra 7 o 14 giorni parleremo proprio del “Perché stiamo SBAGLIANDO tutti a fare Content Marketing”.

Ti aspetto.


I MIEI ULTIMI VIDEO

Veloce veloce.

In attesa dei vlog su NewYork & Co, che un giorno pubblicherò, ho creato 2 rubriche nuove.

Q&Tave: il venerdì rispondo alla domanda più interessante della settimana. Qui le prime 3:

TechTave: recensioni sulla tecnologia che uso:

Ho pubblicato anche Shorts e Live (c’è la programmazione).

Per i video lunghi, secondo me questi i migliori:


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